Il corpo non è soltanto lo strumento operativo della nostra mente, ma è parte integrante dell’identità, dato che non abbiamo un corpo ma siamo un corpo.
Come veicolo materiale del sé ha una sua particolare visione delle cose, che esprime con immediatezza e sincerità.
Il corpo, infatti, non mente mai, ma spesso resta inascoltato, e per farsi sentire alza la voce bloccandoci con sintomi dolorosi e malattie, che andrebbero sempre curati oltre che dal punto di vista fisico anche da quello psichico. Scoprendo, ad esempio, perché ci si è ammalati proprio in quel momento e quali conflitti emotivi stiamo esprimendo simbolicamente attraverso i sintomi fisici.
I segnali del corpo, come i messaggi dei sogni, sono un prezioso strumento per capire chi siamo e cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, cosa ci soddisfa e qual’è la strada più rapida e sicura per vivere con pienezza, momento per momento. A patto, però, di modificare radicalmente il nostro atteggiamento nei suoi confronti e di considerarlo sempre un alleato- persino quando soffre- facendo tesoro del suo particolare punto di vista.
Imparare a capire le sue parole può renderci, infatti, più consapevoli del significato della nostra vita e restituirci la responsabilità dei nostri sentimenti, dei nostri pensieri e dei nostri gesti, come punto di partenza per vivere liberi, nel rispetto di noi stessi, degli altri e del nostro pianeta.
Accanto al lavoro sul linguaggio del sogno, il blog si occuperà anche di linguaggio del corpo, con la pubblicazione di post dedicati alla comprensione del rapporto tra i segnali corporei, cioè sensazioni e sintomi psicosomatici, e le emozioni (Le parole del Corpo).
Considero, infatti, questi due linguaggi uno il completamento dell’altro, perché si muovono nella stessa direzione e sono entrambi capaci di esprimere e segnalare, con mezzi diversi, quello che avviene in noi al di là della consapevolezza.
Psicologa e psicoanalista “in servizio” dal 1990.
Interessata da sempre al mondo dei sogni, che rappresentano per me un ingresso privilegiato alle profondità della psiche, considero la loro “traduzione” un importante strumento di conoscenza per chiunque ne sia attratto e incuriosito.