Vi chiederete perché ho scelto due parole per rappresentare la D: il gesto di donare o ricevere qualcosa e la difficoltà di azione, ad esempio non riuscire a camminare, aprire bocca o comporre un numero di telefono…
In questo modo vi sto proponendo di provare a considerare Dono e Difficoltà come due facce della stessa medaglia, che da punti di vista differenti esprimono il tema della relazione con il mondo esterno, per invitarvi ad abbandonare il modo di ragionare diurno, dato che il sogno parla la lingua dell’inconscio che non si esprime per deduzione, ma per associazione, e diventa più comprensibile se lasciate la vostra mente libera di seguire in contemporanea due piste divergenti.
Ho notato, infatti, che molte persone quando provano a spiegarsi un sogno adoperano frasi come “Ho fatto, ho detto questo, perché…” e cercano subito un collegamento con gli eventi quotidiani che stanno vivendo. L’atteggiamento più adatto invece è quello di scollegarvi temporaneamente dalla vita quotidiana e di entrare completamente nel sogno per farvi solo delle domande che lo riguardano: “Perché nel sogno ho fatto, ho detto questo?”, lasciando che le risposte emergano spontaneamente e accettando tutte quelle che arrivano, anche se sono in contraddizione tra di loro.
Tornando al dono e alla difficoltà, sono due azioni oniriche complementari che si riferiscono all’incontro con ciò che è altro da voi: sentimenti, persone, situazioni, qualità che non conoscete bene o che sembrano non appartenervi. Un incontro che può avvenire attraverso l’apertura/fiducia, rappresentata dal gesto di donare/ricevere qualcosa, o attraverso la chiusura/sfiducia, rappresentata della difficoltà/impossibilità di compiere un semplice gesto quotidiano.
Se sognate di porgere un dono a qualcuno, state offrendo a una parte di voi che manca di fiducia, di sicurezza o che sentite in difficoltà una capacità di cui siete già consapevoli. Se lo ricevete, invece, vuol dire state già imparando da una parte di voi che funziona bene. In entrambi i casi, il sogno vi sta dicendo che avete smesso di sentirvi in colpa, vergognarvi o punirvi per “non essere capaci di…” e siete contenti e soddisfatti di quanto sta avvenendo, come quando ricevete o fate un regalo a qualcuno che amate.
Per capire di cosa in particolare il sogno vi sta parlando, provate a identificare i personaggi tra i quali avviene lo scambio di doni e chiedetevi che parti interpretano di voi. L’oggetto che donate o ricevete rappresenta un vostro talento naturale, che conoscete e siete in grado di padroneggiare bene.
Se, invece, sognate di essere in difficoltà e non riuscite a fare quello che abitualmente fate (volete camminare e sentite i piedi molto pesanti, cercate di telefonare e non riuscite a digitare il numero, volete parlare e la voce non vi esce…) state osservando una vostra mancanza in modo diffidente. E il senso d’impotenza o di paura che probabilmente vi accompagna, segnala che siete in preda alla sfiducia, al giudizio o al rimprovero, e vi sentite di conseguenza senza via d’uscita.
Il tipo di difficoltà che incontrate rappresenta la mancanza di cui soffrite al momento del sogno. Ad esempio, se non riuscite a muovere le gambe, state involontariamente ostacolando la voglia di muovervi o andare via da una situazione che non vi appartiene più. Se non potete adoperare le mani, vi state trattenendo dal prendere o dare ciò che volete. Se non vedete bene, siete accecati o annebbiati da sentimenti che non vorreste avere. E così via…