Nell’ultimo anno ho frequentato spesso il mondo dei sogni.
Ho guidato cinque Laboratori dei Sogni, con la partecipazione di una cinquantina di colleghi che hanno messo a disposizione i loro sogni; una volta al mese partecipo ad un’esperienza in gruppo di sogno lucido attraverso induzione sonora, guidata da una counselor esperta in terapie energetiche, e ho preso l’abitudine di “fare due chiacchiere” con tutti i sogni che ricordo e annoto.
Questa pratica frequente di attenzione alla voce onirica mia e altrui sta amplificando il mio stupore e la mia ammirazione per le straordinarie abilità della mente, lasciata libera di attingere alla sua reale e in parte sconosciuta potenza.
Mettere spesso le mani nei sogni, come amo definire il mio modo concreto e sensoriale di prestare attenzione ai nostri racconti notturni, mi ha reso consapevole che dentro di noi c’è una riserva infinita di conoscenza, disponibile a chiunque si apra senza preconcetti ad una collaborazione aperta, curiosa e umile con l’inconscio, il mondo interiore segreto e misterioso dal quale siamo guidati in ogni scelta, spesso impercettibilmente, con gentilezza e pazienza.
Direi anzi che siamo immersi nell’inconscio, avvolti nella sua rete di informazioni, che ci comunica istantaneamente tutto ciò che avviene dentro e fuori di noi, e grazie a quale siamo in contatto costante con tutti gli esseri viventi.
Un’immagine, questa, che mi è stata regalata da un sogno di tre anni fa, nel quale avevo visto tutte le creature avvolte da parole luminose in movimento, che esprimevano i loro sentimenti più intimi, e che quando si avvicinavano tra di loro diventavano incandescenti e si trasferivano da una creatura all’altra.
Sognando, dunque, noi utilizziamo senza vincoli questa rete infinita di informazioni per cercare quelle essenziali alla nostra esistenza diurna, alle nostre relazioni e alle nostre scelte quotidiane, e quelle che nutrono e stimolano la vivacità del nostro mondo interiore, per poter compiere le scelte più adatte alla nostra espansione individuale.
E dialogando e giocando con i nostri sogni, diventiamo capaci di scoprire i nostri difetti di funzionamento psichico e di eliminarli, migliorando la nostra connessione con la rete globale delle informazioni e aumentando sempre di più la nostra capacità di comprensione della vita.
I sogni hanno infatti un’intelligenza limpida e diretta e sono vivi, cioè evolvono insieme a noi e ci permettono collegamenti via via più intensi e costanti tra i nostri diversi stati di coscienza: veglia operativa, veglia passiva, sonno, ragionamento, consapevolezza intuitiva, riflessione, immaginazione, meditazione, sogno vigile… e forse anche stato telepatico, percezioni extrasensoriali, presenza contemporanea in luoghi diversi, viaggi fuori dal corpo, viaggi nel tempo…
Chi può dirlo?
Nei sogni noi facciamo già tutto questo, noi siamo già tutto questo.
La mia domanda attuale, perciò, è questa: cosa ci ostacola e c’impedisce di esprimere questa potenza anche in stato di coscienza vigile?
I sogni premonitori esistono, le comunicazioni tra esseri umani viventi attraverso i sogni esistono, i sogni di contatto con esseri umani morti ed esseri viventi di altre dimensioni esistono.
Sono consapevole di proporre una prospettiva tra Matrix e Avatar che può apparire parecchio visionaria, ma sono curiosa di chiedere anche a voi:
come vi spiegate altrimenti tutti quei fenomeni strani e soprattutto come vi spiegate che in sogno possiamo essere e fare di tutto?