Come usare i sogni che si ripetono

Come usare i sogni che si ripetono

Il mio scopo in questo blog è rendere chiunque lo legga, e partecipi raccontando i suoi sogni, capace di capire i messaggi che racchiudono.

E’ un processo di conoscenza che cresce un po’ per volta e quindi non abbiate fretta di capire subito tutto.
Cominciate a stabilire un rapporto di fiducia con la parte più vera di voi, che di notte si esprime più liberamente che di giorno, ricordando e annotando i vostri sogni.
E presto vi contatterà regolarmente attraverso altri sogni o lampi d’intuizione durante il giorno. Cercate sempre di ascoltare su quali questioni ed emozioni vi porta a riflettere, anche se vi sembrano “insensate e inaspettate”.

Ma soprattutto resistete alla tentazione di chiedere a me tutte le risposte!
Non posso interpretare i sogni al vostro posto, perché solo chi ha sognato può farlo. E avrei comunque bisogno di farvi delle domande e di ascoltarvi in diretta, di stabilire cioè un contatto personale.

A questo scopo proporrò periodicamente a Milano degl’incontri di mezza giornata a piccoli gruppi, che segnalerò anche su questo blog, per comprendere insieme i vostri sogni e darvi istruzioni concrete e personalizzate.

Adesso proverò, attraverso il sogno raccontato da una lettrice, a darvi altre informazioni su come adoperare i sogni che si ripetono.

Il sogno di Barbara leggi tutto…

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Quando ti capita di fare un sogno ricorrente spesso la prima impressione è lo stupore.

Un’emozione che apre inevitabilmente qualche interrogativo su quello che succede quando dormi profondamente e non sei “cosciente”, almeno non con la stessa vigilanza che eserciti ad occhi aperti. E che può farti sorgere il sospetto che ci sia una logica in quel caos apparente, che ogni notte ti fa vivere come fossero vere situazioni al limite dell’assurdo, o può rivelarti che tu non sei solo la persona che durante il giorno sente, pensa, agisce e sceglie consapevolmente, ma sei anche un’altra persona, che durante la notte pesca in uno smisurato archivio d’informazioni “segrete” e crea qualcosa di nuovo e originale, di fuori dal comune, di magico, di esclusivamente tuo

Il fatto che un sogno ritorni è, però, un evento straordinario anche per chi ha una certa confidenza con i sogni e se li ricorda facilmente, e genera comunque una sensazione di stupore, che può aprire la mente a possibilità che danno un briciolo d’inquietudine. Ad esempio l’idea che dentro di te ci sia uno specifico e personale archivio dei sogni dove qualcuno, che non sembri essere tu, può ripescare a piacere un sogno che hai già fatto e riproportelo come se niente fosse.
Per qualcuno, poi, è proprio un sogno ripetuto a risvegliare per la prima volta la curiosità nei confronti del mondo onirico, perché diversamente dagli altri sogni, non solo ci si ricorda di aver sognato ma anche di aver già fatto quel sogno.

Lo stupore e la sensazione che dentro di te sia accaduto qualcosa di straordinario sono, in effetti, due calamite per la tua attenzione e ti fanno svegliare in modo diverso dal solito, perché una parte di te si alza e si mette in movimento, mentre un’altra rimane a lungo assorta, talvolta per tutto il giorno, in cerca di una spiegazione di quest’evento notturno fuori dal comune. E resta immersa nel mondo onirico, lasciando aperta una porta di comunicazione tra il mondo della notte e quello del giorno, che di solito si chiude quando apri gli occhi e che, se non ti concentri, cancella in pochi secondi tutto quello che hai sentito, pensato, fatto e scelto mentre sognavi…

Detto con un’immagine, quando nella tua vita compare un sogno ricorrente è come se tu fossi davanti ad un ascensore pronto a portarti al piano di sopra della tua coscienza e devi scegliere se salirci o lasciarlo ripartire senza di te!

Provare a ricordarti quando hai già fatto quel sogno, perciò, è il modo più diretto per scoprire cosa ti sta succedendo in questo momento e a quale cambiamento di coscienza sei chiamato dal tuo sé profondo, che in buona parte resta inconscio, cioè inviolato e non conoscibile dalla mente logica, e affiora alla tua consapevolezza attraverso i sogni, o quando impari a capire la lingua simbolica che questa parte inconscia adopera per comunicare con te.

Se non riesci a recuperare questa informazione dalla tua memoria, hai però a disposizione un altro metodo: cerca le differenze!
Hai presente i due disegni che a prima vista sono identici ma che ad un’osservazione più attenta rivelano un certo numero di particolari diversi?
Nelle differenze tra il sogno di oggi e quello/i che hai già fatto e ti sembra/no identici è racchiusa l’informazione che il tuo sé onirico ti ha invitato a cercare con un sogno ricorrente. E cioè:

A quale diversa consapevolezza di chi sono oggi e di cosa voglio adesso dalla mia vita è giunto il momento di aprire gli occhi?

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Ti sarà senz’altro capitato di svegliarti da un sogno pensando: questo sogno l’ho già fatto!
Ma un sogno identico ad un altro non esiste. Ogni sogno è unico e, se hai l’impressione di aver fatto esattamente lo stesso sogno, è perché somiglia straordinariamente ad altri sogni che hai già fatto, e che proprio in quel momento ti tornano in mente perché sono tante versioni diverse di un stesso “discorso” onirico.
Il sogno ricorrente non è un sogno che si ripete, ma una serie di sogni con molte caratteristiche in comune, come ad esempio essere interpretati dagli stessi personaggi, raccontare la stessa vicenda onirica o svolgersi sempre nello stesso scenario.
Ognuno di questi sogni, però, per quanto somigli agli altri della serie contiene sempre qualche piccola e sostanziale differenza, per suggerire che dentro di te è in atto un movimento emotivo già conosciuto che può essere ripetitivo o evolutivo. Ma ci arriviamo dopo. leggi tutto…

D come dono, D come difficoltà

D come dono, D come difficoltà

Vi chiederete perché ho scelto due parole per rappresentare la D: il gesto di donare o ricevere qualcosa e la difficoltà di azione, ad esempio non riuscire a camminare, aprire bocca o comporre un numero di telefono…

In questo modo vi sto proponendo di provare a considerare Dono e Difficoltà come due facce della stessa medaglia, che da punti di vista differenti esprimono il tema della relazione con il mondo esterno, per invitarvi ad abbandonare il modo di ragionare diurno, dato che il sogno parla la lingua dell’inconscio che non si esprime per deduzione, ma per associazione, e diventa più comprensibile se lasciate la vostra mente libera di seguire in contemporanea due piste divergenti.
Ho notato, infatti, che molte persone quando provano a spiegarsi un sogno adoperano frasi come “Ho fatto, ho detto questo, perché…” e cercano subito un collegamento con gli eventi quotidiani che stanno vivendo. L’atteggiamento più adatto invece è quello di scollegarvi temporaneamente dalla vita quotidiana e di entrare completamente nel sogno per farvi solo delle domande che lo riguardano: “Perché nel sogno ho fatto, ho detto questo?”, lasciando che le risposte emergano spontaneamente e accettando tutte quelle che arrivano, anche se sono in contraddizione tra di loro. leggi tutto…

Astri Cristalli e Sogni

Seminario a Milano il 12 novembre 2011
FUOCO, TERRA, ARIA, ACQUA
Crea la tua personale alchimia attraverso la simbologia di astri, cristalli e sogni.

L’aspirazione più comune è conoscersi e sentirsi liberi nelle proprie scelte.
Come arrivare a questo risultato?
Questo incontro, frutto delle nostre tre diverse esperienze di ricerca, offre a ciascuno l’opportunità di trovare un metodo personale di comprensione simbolica di quello che succede ogni giorno nella vita concreta, nei rapporti con gli altri e all’interno di se stessi.
Un percorso pratico e piacevole per scoprire nuove risorse attraverso il collegamento tra il tema natale e gli elementi che lo caratterizzano, il sistema dei chakra e le pietre ad essi collegate, il mondo dei sogni e il suo linguaggio.

Sabato 12 novembre 2011 dalle ore 11 alle 16.30

Via Pietro Cossa 2, Milano
(secondo piano) leggi tutto…

A proposito di me

Psicologa e psicoanalista “in servizio” dal 1990. Interessata da sempre al mondo dei sogni, che rappresentano per me un ingresso privilegiato alle profondità della psiche, considero la loro “traduzione” un importante strumento di conoscenza per chiunque ne sia attratto e incuriosito.

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