i vostri sogni dal vivo

Inauguriamo subito la nuova rubrica con un sogno di yeuk_lan, frequentatrice di Astroecologia:
“Il mio sogno (questa volta nitido): ero in auto (con una persona), mi sono dovuta fermare con un testa coda per evitare una corsa forsennata di uomini e tori (quest’ultimo tipo cartone animato…un po’ più grandi e stilizzati..ma dai tratti dolci).
Nessuno ci ha preso, tutti ci sono passati accanto di corsa ma nessuno scontro.
Matteo…Gloria…ehm..avete un’ideuzza?!
So bene che nella mia vita reale sono finita in un’arena…dove chi perde..perde tutto…maaa…i tori??? io ho problemi coi “leone/ariete/capricorno” semmai :P”

Cara yeuk_lan, prima di entrare nel merito del tuo sogno, approfitto per dare a tutti qualche indicazione su come raccontare i sogni per poterli leggere più agevolmente.
Innanzitutto scriveteli al presente, perché diventa molto più facile calarsi nelle emozioni che il sogno vuole portare alla vostra attenzione. A titolo di esempio metto al presente il tuo sogno:
“Sono in auto (con una persona), mi devo fermare con un testa coda per evitare una corsa forsennata di uomini e tori (quest’ultimo tipo cartone animato…un po’ più grandi e stilizzati..ma dai tratti dolci).
Nessuno ci prende, tutti ci passano accanto di corsa ma nessuno scontro”

Seconda regola, specificate se potete quali emozioni avete provato quando l’avete fatto e se si tratta di un sogno recente o di qualche tempo fa. In questo secondo caso, sarebbe interessante sapere cosa lo ha richiamato alla vostra memoria e cosa vi spinge a cercare adesso un significato.

Terza regola: più particolari raccontate e meglio è.

A proposito del tuo sogno, yeuk_lan ho due domande: sei tu alla guida della macchina? Ricordi qualcosa di più della persona che ti sta accanto, nel senso che l’hai riconosciuta oppure non l’hai identificata?
Nel sogno tu compi un’azione pericolosa- il testacoda- per evitare un danno più grave- lo scontro con i tori. Nella battuta che hai inserito alla fine alludi a qualcosa, perché ironizzi sui segni zodiacali, e questo mi fa pensare che tu scherzi con te stessa perché hai già intuito di cosa ti stai parlando.
Poi c’è un altro particolare interessante: tu parli di “uomini e tori” (sarà questo il tema?) e poi tra parentesi parli di un solo toro che sembra un cartone animato, ma subito dopo torni a parlare al plurale: stai forse dicendo che i problemi che hai avuto con gli ariete/leone/capricorno non li avresti con gli uomini toro…?
Infine, c’è l’aggiunta finale che “nella vita reale sei finita in un’arena dove chi perde, perde tutto” che contrasta con il finale del sogno, dove non avviene nessuno scontro.
Quindi il sogno sembra suggerirti che nella realtà tu vedi le cose in modo più drammatico del dovuto, riguardo alle corse di uomini e tori, perché immagini di scontrarti e di perdere tutto e invece può anche non succedere, se tu nella guida sei molto attenta e disposta a fare un testacoda, cioè a fermarti e invertire la direzione.
Ti dice qualcosa tutto questo?

Il sogno di Stella:
“Non mi ricordo benissimo il sogno ma credo di essere stata in un bagno di un bar e alla fine vedevo queste feci umane ma non ricordo se io dovevo pulirle o meno.
Di più non ricordo davvero…”
Copio il commento di Matteo, sul quale concordo: la cacca rappresenta simbolicamente qualcosa che ti repelle ma che è necessario e che deve sempre uscire dal corpo. Sarebbe interessante sapere come ti sentivi quando l’hai vista.
Aggiungo che qui, però, non parli della tua, ma di “feci umane”, che non sai se devi pulire o meno.
Forse il sogno voleva suggerirti che non è detto che tu debba pulire la cacca, cioè i rifiuti personali, che gli altri lasciano in giro e forse alludeva a una tua disponibilità ad ascoltare, consolare, preoccuparti che gli altri fraintendono, aspettandosi che tu raccolga la loro cacca…
Se recuperi il ricordo di quando hai fatto il sogno, è possibile che il messaggio ti risulti molto più chiaro!

I vostri sogni dal vivo

Vorrei ringraziare tutte le persone che finora hanno visitato questo spazio commentando i post e spesso raccontando i loro sogni per confrontarsi con me.
Mi sono accorta, rispondendo direttamente ai commenti, che i vostri sogni rappresentano un materiale molto vivo e interessante che può essere utile a tutti.
A questo proposito, per facilitare la lettura e la partecipazione, vorrei chiedere a tutti i lettori il permesso di pubblicare direttamente in un post i sogni che raccontano e il lavoro che facciamo insieme per leggerli.

Usare i tuoi sogni-3

Due giorni fa ho fatto un sogno molto particolare e ho deciso di usarlo per mostrarvi con un esempio personale cosa vuol dire portare i messaggi del sogno nella vita diurna e trasformarli in atteggiamenti nuovi e azioni concrete.
Perché ho scelto questo sogno?
Per tre sensazioni precise che ho avuto ieri, il giorno dopo averlo fatto.
La prima è che ho sentito il sogno, fatto proprio la notte precedente il mio compleanno, come un regalo simbolico offertomi dal mio sé profondo; la seconda è l’intuizione che mi ha rapidamente attraversato al risveglio di un misterioso collegamento tra il sogno e il lavoro di questo blog; la terza è che ieri mi è venuto spontaneo raccontarlo ad alcune persone, tra cui Matteo Pavesi. Il quale, quando ha saputo il titolo che gli avevo dato, mi ha subito detto sorridendo: scrivi un post!
Ho colto al volo il suo suggerimento e appena ho cominciato a “mettere le mani” sul sogno ho capito che, in effetti, un collegamento c’è…

Ecco il testo del sogno:

Tutte le persone che incontro sono circondate da un alone di parole lievemente luminescenti, che ruotano intorno al loro corpo con traiettorie diverse e s’intersecano formando una rete che li avvolge completamente.
Io le vedo e riesco a leggerle, non so come faccio, ma capisco che la rete di parole luminescenti è una specie di codice che rivela il cuore di ogni persona. Sono affascinata da tutto quello che leggo, ma sono anche un po’ confusa quando mi accorgo che le persone non si rendono conto di essere così trasparenti…

Sento che sto per svegliarmi perché cambio posizione nel letto e immediatamente, nel torpore precedente al risveglio, mi dico:
Aspetta… nei giorni scorsi hai sognato molto ma poi ti sei svegliata troppo in fretta e non sei riuscita a prendere neanche un appunto su tutti quei sogni… stavolta ricordati.
Mi rimetto nella posizione di prima, rientro nel sogno e lo osservo, ma sta già svanendo, e per ricordarmi le emozioni che ho sentito mentre sognavo cerco in fretta un titolo. Mi appaiono queste parole: sono la filologa del cuore.

Mi sveglio e guardo l’orologio. E’ ancora presto per alzarmi, mi rimetto a dormire e ricomincio a sognare.
E’ buio e sono su una pensilina in attesa di un tram, il 21. Accanto a me c’è una giovane mamma con il suo bambino, che non deve avere più di un anno, seduto nel passeggino. Nell’attesa chiacchieriamo, ma io sono molto affascinata dallo sguardo del piccolo, che non sa ancora parlare e che mi osserva intensamente e mi sorride con l’espressione maliziosa di un adulto.
Vedo in lontananza il 21, è un jumbo-tram bianco, ma sembra non arrivare mai. Dopo un po’ volto le spalle ai binari e vado verso un parapetto da dove vedo dall’alto il tram bianco come se fosse sotto di noi, ma è bloccato dal traffico.
Dopo un bel po’ arriva e saliamo. Nel frattempo io e il piccolo abbiamo fatto amicizia giocando. Io e la giovane mamma ci sediamo vicine, lei tiene il suo piccolo in braccio ma il bambino passa continuamente dalle mie alle sue braccia, pieno di allegra vitalità. Mi accorgo che ho molta familiarità con la giovane mamma, come se la conoscessi da tempo.
Quando arriviamo alla nostra fermata, il bambino è in braccio a me. La mamma si alza, prende il passeggino e io un po’ stupita le chiedo: lo fai scendere con me? E lei sorridendo mi risponde: Ma certo! Se lo tieni tu, mi fido come se lo tenessi io…
Mentre scendo attentamente gli scalini del tram, provo molta gratitudine per la giovane mamma e sono felice di stringere tra le braccia quella piccola deliziosa creatura dallo sguardo malizioso…
(altro…)

Usare i tuoi sogni-2

Aprire la porta a un sogno è semplice.
Ogni personaggio è una parte di te, che si tratti di una figura umana, di un animale, di un oggetto, dell’ambiente o di una persona reale (come un genitore, un figlio, il partner, un amico, un collega o qualcuno che ti sta antipatico, detesti o ti fa paura) e rappresenta una delle tue tante voci interiori. Lo svolgimento del sogno è quindi una messa in scena fedele e particolareggiata del dibattito tra tutte queste voci che è in corso al tuo interno al momento del sogno.
E’ ovvio, perciò, che solo tu puoi comprendere davvero i tuoi sogni e che non esiste nessun libro o esperto che possa sostituirti o darti risposte più illuminanti di quelle che puoi trovare da te. Lo scopo di questo blog è, infatti, darti gli strumenti indispensabili per diventare l’interprete dei tuoi sogni.
Inoltre capire i sogni non è solo un mezzo efficace per conoscerti dal punto di vista psicologico, ma facilita in modo straordinario l’apertura del 6° chakra- il terzo occhio- e ti aiuta a conquistare la visione. Quella capacità di osservare la tua vita collegando passato, presente e futuro per comprenderne il senso, e diventare via via più consapevole delle scelte che fai ogni giorno e della ragione per cui sei sulla Terra proprio in questo momento e quale compito sei tenuto a realizzare.
Si tratta quindi di uno strumento molto importante che tutti abbiamo a disposizione, in primo luogo per essere autentici, liberi e presenti a noi stessi in ogni momento della vita, e in secondo luogo per contribuire al benessere collettivo, stimolando e praticando il rispetto e la collaborazione verso noi stessi e nelle nostre relazioni.
Come ho scritto in precedenza per capire un sogno bisogna interrogarlo.
Per entrare più facilmente in contatto con te stesso e sentire meglio le risposte del sogno ti suggerisco di raccontarti o scrivere il sogno al tempo presente (guardo, dico, faccio…) e di non avere fretta. Trova un momento per te, rilassati per qualche minuto respirando in modo naturale e osserva innanzitutto la voce narrante (il tuo io-onirico), che rappresenta la tua posizione attuale rispetto al tema che stai affrontando. (altro…)

Usare i tuoi sogni-1

Lo scopo dei sogni è offrirti delle indicazioni utili per sbrogliare le questioni attuali che ti stanno a cuore ma alle quali non trovi soluzioni buone con la logica diurna, e la maniera più semplice per avere queste informazioni è lasciarti guidare dalle emozioni di un sogno che restano vive al risveglio. Non è necessario, però, che il sogno sia un racconto completo e coerente. A volte è sufficiente qualche frammento di una trama che quasi subito sparisce o, addirittura, un’immagine o una sola parola; quello che importa, invece, è che tu senta il bisogno di capire cosa ti sta dicendo la tua parte più profonda e che cominci a fidarti che i sogni sono sempre e solo a tuo favore, persino quando ti svegliano come un incubo…
I sogni svolgono, infatti, un’operazione di ripulitura e riordino, che avviene indipendentemente dalla tua coscienza, delle tante- spesso troppe- informazioni che raccogli durante il giorno sia dal mondo esterno sia da quello interno. E lo scopo di quest’attività che si svolge ogni notte nella tua mente, anche quando pensi di non aver sognato o non ricordi i sogni, è di mantenere e ristabilire la tua salute e la tua integrità interiore.

Non devi preoccuparti, perciò, se non hai mai preso in considerazione il supporto liberamente offerto dai tuoi sogni, non è obbligatorio. E comunque, quando il messaggio che arriva dagli altri stati di coscienza è davvero importante o particolarmente urgente, ti accorgerai di sognare più spesso e ti ricorderai spontaneamente quello che sogni, finché un sogno in particolare- a volte un’intera serie di sogni- catturerà in modo prepotente la tua attenzione e avrai la naturale curiosità di scoprire cosa significa quello che hai vissuto tanto intensamente mentre dormivi.

Qualche parola su chi “non sogna mai”. E’ un fenomeno dovuto spesso a una cattiva qualità del sonno (alcune sostanze psicoattive, ad esempio, possono cancellare completamente la coscienza di aver sognato) e in alcuni casi anche alla temporanea difficoltà di prendere contatto con i sentimenti “sotto la soglia della coscienza” che divergono o contrastano con l’immagine che hai di te e che non sei ancora pronto a sentire. (altro…)